Castel del Monte è uno dei tanti bellissimi castelli che furono costruiti in Puglia durante il Medioevo. Per la sua architettura e per l'imponente presenza nel paesaggio, questo castello del XII secolo è avvolto da un alone di mistero che lascia molto spazio all'immaginazione. Sono davvero tanti gli enigmi, i misteri, le magie e le leggende che si nascondono dietro le mura di Castel del Monte. Bambini che dite, li scopriamo insieme?

L'ENIGMA DELLA COSTRUZIONE DEL CASTELLO

Fu proprio Federico II a suggerire all'architetto, durante le fasi della progettazione e costruzione del castello, la forma di un ottagono perfetto. Secondo gli studiosi, la forma ottagonale ricorderebbe la geometria di una corona, proprio la corona che Federico II utilizzò per la sua incoronazione. È come se il castello rappresenti una grande corona di pietra appoggiata su una collina!
Ma non finisce qui! La scelta sembra sia stata fatta anche per il suo valore simbolico. La pianta di Castel del Monte è un ottagono, ci sono 8 torri ottagonali, 8 stanze e 8 finestre per piano, i gradini delle scale a chiocciola sono 44. Il numero 8 scritto in orizzontale rappresenta l'infinito e l'unione tra Dio e l'uomo.
La figura geometrica dell'ottagono è l'unica figura che si può inserire in un quadrato e in un cerchio. Il quadrato simboleggia la terra con i 4 punti cardinali Nord–Sud–Est–Ovest e i quattro principali elementi, acqua, terra, aria e fuoco. Il cerchio simboleggia il cielo quindi Dio, dunque è come se il castello si trovasse tra cielo e terra, dunque fra Dio e l'uomo.
A COSA SERVIVA IL CASTELLO?

Sicuramente non era un castello di difesa; infatti, manca un fossato, un ponte levatoio e le fessure strette sulla torre altro non sono che feritoie strette verso l'esterno, ma che si allargano verso l'interno del castello per far entrare luce e aria.
All'interno mancano forni, cucine, camere da letto, sale da pranzo, stalle per animali, quindi si tratta di un castello che non è stato mai abitato, né soggiornato. Federico II sembra che ci sia venuto poche volte, ma sappiamo con certezza (riportato in un documento del 1249) che nell'anno 1249, anno in cui si sposa la figlia Violante, Federico II abbia festeggiato il suo matrimonio all'interno del castello con un ricco banchetto portato da fuori.
Una teoria molto bella e interessante è che il Castello sia stato utilizzato, probabilmente, come centro culturale, come università. Le stanze, infatti, sono munite all'interno di sedili in pietra dove appunto si sedevano matematici, astronomi, letterati, musici e filosofi.
Si tratta solo un'ipotesi, non riportata in nessun documento, ma considerando la personalità di Federico II, il quale è stato l'unico imperatore che nel corso della storia si è distinto per aver privilegiato la cultura piuttosto che l'arte della spada, questa teoria ha le sue fondamenta. Egli ha fondato persino l'università italiana che porta ancora il suo nome, Federico II a Napoli, ha fondato la scuola medica salernitana e la scuola poetica siciliana. Una tesi che per gli studiosi ci sta!
Un'altra ipotesi è che l'edificio sia stato un centro per la cura del corpo sul modello dell'hammam arabo, data la presenza di ingegnosi sistemi di canalizzazione e raccolta dell'acqua, di cisterne per lo stoccaggio e delle più antiche stanze da bagno della storia.
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IL CORTILE

Girando attorno al castello noterete un particolare molto interessante: il castello è stato costruito direttamente sulla roccia della Murgia da più di ottocento anni senza ausilio di pilastri e fondamenta, senza sotterranei e segrete. L'unico spazio sotterraneo presente è al centro del cortile.

Si tratta di una cisterna per la raccolta delle acque piovane, l'unica rimasta funzionante, che va ad aggiungersi alle altre cinque all'interno delle torri. Inoltre, sempre nel cortile, anch'esso di forma ottagonale, è presente la lastra raffigurante il Corteo dei cavalieri e un Frammento di figura antropomorfa.
Le alte pareti che racchiudono il cortile interno danno l'impressione di trovarsi all'interno di un pozzo, che, nella simbologia medioevale, alludeva alla conoscenza.
La luce scaturita dall'utilizzo della pietra calcarea, con i suoi riflessi che oscillano tra il bianco del marmo ed il rosato della breccia corallina, ci avvolge e ci immerge in un'atmosfera leggera, sospesa e fuori dal tempo.
LE SCALE A CHIOCCIOLA E GLI ANTICHI BAGNI
Tre scale a chiocciola, inglobate in altrettante torri, collegano i due piani. Alcune accolgono cisterne per la raccolta delle acque piovane, altre ospitano i bagni, dotati di latrina e lavabo, affiancati da un piccolo ambiente, forse uno spogliatoio o probabilmente una sala destinata ad accogliere le vasche per abluzioni, secondo un'usanza tipica di quel mondo arabo così amato dal sovrano, grande amante della cura del corpo.
Pensate, in quell'epoca, nel 1200, avere dei bagni in un castello era veramente innovativo ed unico!
PERCHÉ A NORD DEL CASTELLO ESISTE SOLO UNA FINESTRA TRIFORA?

Osservando il castello noterete che nel piano inferiore le finestre sono monofore, cioè con una sola apertura, mentre nel piano superiore sono tutte bifore (una piccola curiosità: nelle bifore manca la colonnina centrale, sono state asportate nel 1700 per abbellire la Reggia di Caserta) mentre a Nord è presente l'unica finestra trifora. Il motivo? Tutto ebbe inizio nel 1227...
Federico II partì da Brindisi per la Terra Santa, ma a causa di un'epidemia che lo colpì fu costretto a far ritorno. Il nuovo papa, Gregorio IX, giudicò la malattia dell'imperatore un pretesto per sottrarsi all'impresa promessa e lo scomunicò. Ma Federico, nel 1228, appena guarito riprese le preparazioni per la crociata.
A molti non piacque il metodo con cui Federico "conquistò" Gerusalemme. Invece di fare la guerra, infatti, avviò delle trattative con il sultano dell'epoca in maniera diplomatica e pacifica. Gregorio IX, nel marzo 1228, rinnovò la scomunica di Federico, perché l'imperatore aveva osato intraprendere la crociata come scomunicato e senza essersi consultato con lui.

Quando l'imperatore rientrò in Puglia dopo la crociata trovò diverse città in rivolta e città che gli avevano voltato le spalle. L'unica città a lui fedele fu proprio Andria, e per questa ragione volle omaggiarla, costruendo il castello. Infatti, la costruzione del castello iniziò proprio quando egli ritornò dalla crociata, tra il 1229 e il 1231, e volle predisporre a Nord la finestra trifora, una finestra più grande per poter guardare e ammirare meglio la sua amata e fedele Andria.
La città di Andria si guadagnò l'appellativo di fidelis, l'unica città che gli era rimasta fedele.
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CASTEL DEL MONTE: CULTURE E RELIGIONI DIVERSE

Castel del Monte, a partire dal 1996, è stato inserito nella lista dei siti considerati patrimonio mondiale dell'umanità dall'Unesco perché unisce arte classica, islamica e romanica. Di conseguenza, l'imperatore con questo castello ha voluto unire anche le tre grandi religioni monoteiste: cristianesimo, ebraismo ed islam.
Nella stanza 8 del piano inferiore c'è un frammento di pavimentazione a mosaico che rappresenta la Stella di David, simbolo della religione ebraica. Se osserviamo bene, la forma del castello sembra riportare alla mente la Cupola della Roccia a Gerusalemme che Federico II aveva visto durante la sesta crociata, o la Cappella Palatina di Aquisgrana che custodiva le spoglie di Carlo Magno di cui Federico II si sentiva l'erede.
Castel del Monte racchiude in sé diverse culture e diverse religioni, diventando così un monumento di grande importanza.
LA LEGGENDA DI CASTEL DEL MONTE
Un'antica leggenda ne fa risalire l'origine a un'iscrizione riportata in un antico tempio. Qui, narra la tradizione, c'era una statua sul cui capo era riportata la seguente frase: "Il mio capo è di bronzo ma a levar del sole a calendi di maggio sarà d'oro".
Un giorno un saraceno risolse l'arcano e il primo giorno di Maggio, al sorgere del sole, iniziò a scavare dove cadeva l'ombra della statua, scovando un antico e ricco tesoro, con il quale fu costruito il castello.
LA LEGGENDA DEL SACRO GRAL
Si narra che Federico II abbia custodito la Coppa del Sacro Gral in una delle stanze del castello per alcuni anni, e la presenza nel pavimento di tracce di mosaico col sigillo di Salomone e di un bafometto sull'architrave di una sala interna, sono segni che avvicinano Federico II alla cultura templare.
Ma un documento riporta espressamente che Federico II odiasse i Templari, dunque è solo una leggenda!
Un grazie particolare alla nostra guida Angela Zingaro per averci svelato alcune curiosità e segreti nascosti di questo luogo così magico e misterioso.
Concludo con una citazione:
La vibrazione sfacciata della pietra, un'epoca lontana ma ancora intatta e quel modo che hanno le torri di farsi guardare. Sono uno da castelli, io.
Fabrizio Caramagna
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