Castello Svevo con i bambini

C’era una volta un castello… il Castello Svevo di Bari! Se siete nel capoluogo pugliese con i vostri bambini dovete assolutamente visitarlo. Il Castello Svevo è uno degli esempi migliori dell’arte medievale in Puglia, un’imponente fortezza risalente al XIII secolo, oggi adibita a sede museale. Come ogni castello che si rispetti anche il Castello di Bari conserva fra le sue mura storia, leggende e segreti. Proviamo ad immaginare, chiudendo gli occhi, quelle epoche in cui il castello era direttamente a picco sul mare e si ergeva imponente a difesa della città. Come era davvero la vita di corte? Chi, prima di noi ha calpestato quei luoghi? Beh, non ci resta che scoprire il Castello Svevo con i bambini!

C'era una volta un castello... il Castello Svevo di Bari! Se siete nel capoluogo pugliese con i vostri bambini dovete assolutamente visitarlo. Il Castello Svevo è uno degli esempi migliori dell'arte medievale in Puglia, un'imponente fortezza risalente al XIII secolo, oggi adibita a sede museale.

Come ogni castello che si rispetti anche il Castello di Bari conserva fra le sue mura storia, leggende e segreti. Proviamo ad immaginare, chiudendo gli occhi, quelle epoche in cui il castello era direttamente a picco sul mare e si ergeva imponente a difesa della città. Come era davvero la vita di corte? Chi, prima di noi ha calpestato quei luoghi? Beh, non ci resta che scoprire il Castello Svevo con i bambini!


LA STORIA DEL CASTELLO SVEVO

Il Castello Svevo, come avviene per molti altri castelli, non sorge su una collina, bensì nella parte periferica della città; infatti, fu costruito non solo per difendere la città, ma soprattutto per controllarla. Sorge nel 1131 per volere del re normanno Ruggiero II. Il sovrano, appartenente alle dinastie del nord Europa, dopo l'anno Mille conquistò tutto il sud Italia e decise di sfruttare una fortezza più piccola già esistente per costruire il suo castello.

Nel 1156 i normanni invasero e parzialmente distrussero la città guidati dal re Guglielmo il Malo, il quale distrusse anche il castello, ma tra il 1233 e il 1240 Federico II di Svevia decise di ristrutturarlo creando una vera e propria fortezza rendendola simile ad una residenza. Nella seconda metà del XIII secolo, il castello subì un ulteriore restauro mirato a rinforzare l'ala nord, che all'epoca costeggiava il mare, per opera di Carlo D'Angiò.

Nel XVI secolo la fortezza fu radicalmente trasformata. Il re Ferdinando D'Aragona attribuì alla famiglia Sforza il Ducato di Bari e donò loro anche il castello. Isabella D'Aragona e la figlia Bona Sforza, due donne di polso, di elevata cultura e benvolute dai baresi, trasformarono il castello in dimora principesca, degna meta di letterati e uomini di potere. Le duchesse arricchirono il castello con una scala monumentale a doppia rampa per accedere al piano nobile e una cappella.

Costruirono anche una cinta muraria bastionata attorno al nucleo normanno svevo. Nei secoli a seguire, durante la dominazione borbonica, il Castello di Bari fu lentamente abbandonato al suo destino, trasformandosi prima in un carcere e poi in una caserma. Solo nel 1937 il castello divenne sede della Sopraintendenza ai Monumenti e alle Gallerie di Puglia e Basilicata. Nel 2017, gli uffici vennero trasferiti e il castello è stato finalmente restituito a noi per visitarlo in tutta la sua bellezza.

Una piccola curiosità: il castello, nonostante sia stato un elemento centrale nella cittadina barese, non ha mai ricevuto l'amore dei suoi abitanti. È stato sempre considerato come un pericolo, una minaccia per i cittadini, forse a causa del susseguirsi di molti sovrani che si sono imposti con il loro potere sovrastando la piccolezza dei cittadini.

L'EDIFICIO

Dopo aver conosciuto la storia piuttosto travagliata del nostro castello, in quanto soggetto a diverse ricostruzioni e cambi di proprietà, siamo pronti ad entrare nella fortezza. Innanzitutto, attraversiamo un ponte di pietra che un tempo era un ponte levatoio, il quale serviva per difendere l'ingresso del grande maniero.

Il castello ha una corte centrale e quattro alte torri angolari; dovete assolutamente girarci intorno per osservare ognuna delle quattro torri, fra cui quella detta "dei minorenni" perché venivano incarcerati i giovani in passato, la Torre del Vento, la Torre di San Francesco o Torre del Monaco ed infine, nella parte sudorientale del castello, la Torre del Semaforo o Torre della Marina, utilizzata dalla marina militare che decise di costruire un semaforo sul terrazzo.

In questo modo, noterete le varie costruzioni che nei secoli sono andate a comporre il castello, dalla fortezza iniziale alla cinta bastionata muraria voluta da Ferdinando D'Aragona.

Eccoci nell'ingresso originale "Il Portale Federiciano" (se alzate lo sguardo, sul portale noterete un'aquila che stringe tra i suoi artigli un piccolo leone, simbolo del potere dell'imperatore Federico II di Svevia), da qui si accede all'atrio; noterete delle colonne ornate da capitelli decorati con motivi vegetali ed animali.

Dall'atrio si accede alla loggia con volte a crociera ad archi a tutto sesto e finalmente ci troviamo in uno splendido cortile centrale con un'elegante e scenografica scalinata rinascimentale, che collega il pian terreno ai grandi saloni del piano nobile. Prima di salire, però, non perdetevi la Gipsoteca al pian terreno, un luogo ricco di storia e cultura che ospita la riproduzione in gesso delle sculture più famose della Puglia. Sempre al pian terreno è possibile visitare la Sala Sveva e l'Area Archeologica dove sono visibili preesistenti strutture di epoca bizantine, ed infine la Cappella Palatina.

Saliamo la grande scalinata ed entriamo nei grandi saloni del piano nobile: visitiamo la Sala Aragonese che ospita una mostra fotografica permanente sulla storia dei vari restauri del castello, la Sala Angioina dove possiamo ammirare la collezione archeologica delle ceramiche provenienti dallo scavo del "butto" del Castello, la Sala Normanna dove sono esposti materiali lapidei di varia provenienza.

La saletta al primo livello della Torre dei Minorenni custodisce, invece, materiali preziosi. Infine, ci sono due grandi spazi del piano nobile: la Sala Bona Sforza e la Sala Federico II, che ospitano mostre temporanee e manifestazioni culturali.

LE LEGGENDE DEL CASTELLO DI BARI

Come ogni castello che si rispetti, anche il Castello di Bari ha le sue leggende, racconti che uniscono storia a finzione. Si narra di un possibile incontro tra l'imperatore Federico II di Svevia e San Francesco d'Assisi nel castello di Bari. Si racconta che mentre si recava a Gerusalemme, San Francesco si sia fermato a Bari in cerca di ristoro. Federico decise di accoglierlo, ma volle stuzzicarlo un po' mettendo alla prova la sua castità.

Mentre il frate si accingeva a riposare su un giaciglio di fortuna che gli fu preparato in una delle torri, l'imperatore gli mandò una giovane e bella fanciulla. Francesco la invitò a condividere il suo rustico letto, ma la donzella fuggì impaurita dalla presenza di carboni accesi sul materasso. Francesco non ci cascò e Federico dovette ammettere la sconfitta. Da quel momento la torre prese il nome di Torre del Monaco o Torre di San Francesco.

Un'altra leggenda lega il Santo alla città; infatti, si racconta che durante il tragitto tra il castello e il litorale, frate Masseo, compagno di viaggio di San Francesco si accorse di una borsa piena di monete e fu tentato di raccoglierla per destinarla ai poveri, ma Francesco non volle e il buon Masseo provò ad impossessarsi della borsa, ma cambiò idea quando vide davanti a sé una grossa serpe. In ricordo di quanto accaduto, venne edificata dai cittadini una cappella detta di San Francesco alla rena.

COSTO BIGLIETTI E ORARI DI APERTURA DEL CASTELLO

Il biglietto per accedere al Castello Svevo costa 6€. Per i minori di 18 anni il biglietto è gratuito. Per i ragazzi fra i 18 anni e i 25 anni, invece, il costo è di 2€.

Il Castello è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.30, tranne il Martedì che è chiuso.

CONSIGLI UTILI

  • La visita dura 1 ora e 30 minuti e vi consigliamo di iniziare dal piano terra per poi spostarvi al primo piano.
  • Per qualsiasi informazione contattate gli uffici al numero di telefono 080 5285231
  • Dopo aver visitato il castello, rimanete in zona e visitate altri monumenti di Bari Vecchia e ricordatevi, prima di andare via, di assaggiare assolutamente il tipico panzerotto e la buonissima focaccia barese!

COME ARRIVARE AL CASTELLO

Il Castello Svevo si trova in Piazza Federico II di Svevia.

  • In auto: dall'autostrada A14: prendere l'uscita Bari o dalla Strada Statale 16 imboccando l'uscita Bari centro.
  • In autobus: dalla stazione centrale: linee urbane AMTAB n. 01, 03, 06, 12, 14, 16, 22, 50, fermate nei pressi del castello.
  • In aereo: dall'aeroporto: metro FR2, fermata Bari Centrale, da qui prendere autobus 22, scendere alla fermata Prefettura e dopo tre minuti a piedi si è giunti al castello.
  • A piedi: dalla stazione centrale potete anche raggiungere a piedi il Castello, impiegherete circa 25 minuti (2km di distanza).

Il Castello Svevo è uno degli edifici più importanti e caratteristici della città, che non dovete assolutamente perdere con i vostri bambini se siete in Puglia, soprattutto adesso che sapete tutto (o quasi) di questo imponente simbolo storico tra i più significativi d'Italia.

Concludo con una bella citazione:

Non ci sono regole di architettura per un castello tra le nuvole.

GK Chesterton

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