Museo dell'automobile di Torino con i bambini

Cosa fare a Torino con i bambini? Questa meravigliosa città offre innumerevoli e originali alternative per divertirsi con la famiglia: musei, parchi e tanti luoghi storici e magici! Uno dei tanti musei da visitare a Torino è sicuramente il Museo dell’Automobile, assolutamente da non perdere! Vi assicuro che apprezzerete questo straordinario museo anche se non siete appassionati delle quattro ruote e ai bambini piacerà davvero tantissimo! Pronti a scoprire insieme a noi il magico mondo dell’automobile? Racconteremo del primo veicolo a muoversi da solo nella storia nel 1769 fino alle invenzioni dei giorni nostri, di macchine super veloci, potenti, affidabili e all’avanguardia, attraverso aneddoti e storie bizzarre! Allora, non ci resta che allacciare le cinture di sicurezza, e pronti… partenza… via!

Cosa fare a Torino con i bambini? Questa meravigliosa città offre innumerevoli e originali alternative per divertirsi con la famiglia: musei, parchi e tanti luoghi storici e magici! Uno dei tanti musei da visitare a Torino è sicuramente il Museo dell'Automobile, assolutamente da non perdere! Vi assicuro che apprezzerete questo straordinario museo anche se non siete appassionati delle quattro ruote e ai bambini piacerà davvero tantissimo!

Pronti a scoprire insieme a noi il magico mondo dell'automobile? Racconteremo del primo veicolo a muoversi da solo nella storia nel 1769 fino alle invenzioni dei giorni nostri, di macchine super veloci, potenti, affidabili e all'avanguardia, attraverso aneddoti e storie bizzarre! Allora, non ci resta che allacciare le cinture di sicurezza, e pronti... partenza... via!

Esposizione di macchine da corsa al Museo Nazionale dell'Automobile di Torino

NASCITA DEL MUSEO

Il Museo Nazionale dell'Automobile è uno dei più antichi musei dell'auto al mondo; infatti, esiste dal 1932 e sono stati due pionieri del motorismo di allora, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia, ad aver avuto questa idea di creare un museo dedicato all'automobile, un'invenzione davvero bizzarra all'epoca, non credete? Fu poi Carlo Biscaretti di Ruffia, figlio di Roberto, a mettere insieme la collezione e ad allestire il museo.

Il museo è davvero eccezionale ed è così come lo vediamo dal 2011. Si sviluppa su tre piani: dalle vetture storiche agli ultimi modelli e ai prototipi più futuristici e green. Ma iniziamo dal secondo piano, salendo dalle scale mobili!

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L'ORIGINE DELL'AUTOMOBILE

Antico carro-automobile a motore del diciottesimo secolo, in esposizione presso il Museo dell'Automobile a Torino

Sapete quale fu la prima automobile della storia? Il carro di Cugnot! Infatti, il primo veicolo a muoversi da solo nella storia senza ausilio di animale o umano fu un carro a vapore costruito nel 1769 da un ingegnere francese, Nicolas Cugnot. Si trattò di un veicolo militare il cui sistema di movimento rotatorio è impresso a due pistoni da una caldaia a vapore. Funzionava davvero, solo che Cugnot andò a finire contro un muro!

Ora facciamo un tuffo nel passato. Il primo modello di automobile progettato nella storia fu opera di Leonardo da Vinci, un carro in legno che si basò su un meccanismo a balestre che regolano il moto insieme a delle molle a spirale contenuti in tamburi, un meccanismo a molla come quello delle prime macchinine a giocattolo di inizio Novecento. Tutto sotto il carro! Che genio Leonardo!

Ma ecco qui la Jamais Contente, la macchina che per prima al mondo nel maggio del 1899, raggiunse il record di velocità folle di 105 km/h, grazie ad un incredibile pilota e costruttore Camille Jenatzy, che sprezzante del pericolo lanciò su un rettilineo alle porte di Parigi il suo avveneristico siluro dal nome "l'incontentabile". C'è solo un piccolo particolare: ha dimenticato che il suo corpo, che dal busto in su svetta con la sua sciarpa rossa, frenava alla velocità del suo mezzo!

IL FUTURISMO

Visita al Museo dell'Automobile di Torino con i bambini

Sapete cosa significa FIAT? Sta per Fabbrica Italiana Automobili Torino. Fu fondata da Giovanni Agnelli nel 1889, ed il primo modello prodotto in serie fu la Fiat 4HP gialla, un pezzo di storia perfettamente restaurato e conservato! Al centro della sala troviamo un'automobile che ha percorso sedicimila chilometri da Pechino fino a Parigi: la famosa ITALA 35-45 HP, un automobile che ha visto metà del mondo nel 1907 in sessanta giorni in condizioni estreme.

AUTOMOBILE: OGGETTO DI LUSSO

Agli inizi del secolo l'automobile divenne oggetto di lusso e per guidarla non bastava solo potersela permettere, ma serviva intraprendenza e capacità di guida. Le donne, proprio come la famosa Isotta Fraschini di questa epoca, non erano solo eleganti passeggere, ma potevano stare al volante di un automobile sfidando i pregiudizi del tempo. Infatti, nel 1913 tra le prime donne ad avere la patente di guida in Italia troviamo la contessa siciliana Nella Mirabile Mancusio. Immaginate: una donna a quell'epoca, con grossi occhialoni, un cappello da sole, vestita con un impermeabile per il freddo e la pioggia, guidare un veicolo... uno spettacolo unico!

GLI ANNI '20 E '30

Visita al Museo Nazionale dell'Automobile di Torino con i bambini

Nel 1914, intanto, in Europa scoppiò la Prima Guerra Mondiale e le cose cambiarono parecchio. L'automobile divenne mezzo di trasporto; infatti, la Renault Modello AG del 1910 fu il primo modello di taxi nella città di Parigi. Essa riuscì a trasportare migliaia e migliaia di uomini sul fronte di guerra, e un ingegnere americano Charles Kettering inventò l'avviamento elettrico. Niente più manovelle, muscoli e sudore per accendere l'automobile, bastava solo un contatto elettrico e via, si partiva!

Ed eccoci davanti alla mitica Rolls Royce. Sono gli anni '20 e '30, gli anni del jazz, delle star e le auto sono protagoniste del cinema e dei romanzi, proprio come la Rolls Royce 40/50 HP chiamata Silver Ghost (letteralmente, fantasma d'argento) e segnò l'inizio della leggenda prodotta dal 1906 al 1925, immortalata in tantissimi film, diventando icona del lusso.

IL CAMBIAMENTO

Bene bambini, arriviamo al 1932. In questo periodo a capo del governo italiano troviamo Mussolini, il quale decise che l'auto dovesse essere il mezzo più privilegiato rispetto al treno. Per questo motivo, il Novecento divenne il secolo dell'automobile e la Fiat lanciò sul mercato la FIAT 500, detta La Topolino per le sue minuscole dimensioni che la facevano assomigliare ad un piccolo topo, un'auto davvero popolare che ebbe un successo davvero clamoroso.

In Francia, invece, nel 1955 la regina del salone dell'automobile di Parigi fu la CITROEN DS, soprannominata la dea, concepita ispirandosi alla forma di uno squalo. Proprio per questo, il suo design era audace e avveniristico.

COSA SUCCEDE IN AMERICA

Cosa successe in America alla fine degli anni '40? Le città americane furono costruite in funzione delle auto. Los Angeles, New York e Chicago hanno strade senza fine, distanze enormi e le macchine sono gigantesche, tutte cromate e scintillanti come gioielli, potenti, con finestrini elettrici e carrozzeria d'acciaio.

Basti pensare alla macchina di Batman, la Batmobile, o il film Cars della Pixar. Vediamo messi a confronto da una parte il modello americano, con vetture di linea barocca dai consumi altissimi e che necessitano di parcheggi enormi negli Stati Uniti, dall'altra il modello europeo, con vetture studiate per costare poco, consumare meno e permettere alla popolazione stremate dalla guerra di ricominciare a vivere!

ARRIVA LA CINQUECENTO

Ci troviamo adesso negli anni italiani dal '58 al '63, passati alla storia come gli anni della ripresa economica: il famoso boom economico! Ecco ancora una volta la Fiat, la quale presentò nel '55 l'utilitaria per la famiglia, "la 600". Si trattò sicuramente di un successo senza precedenti, in cui ne furono vendute più di due milioni e mezzo! Ma dopo due anni arrivò anche la nuova Cinquecento, il simbolo della motorizzazione italiana, un vero mito planetario. Non a caso, solamente in Italia ne circolavano dieci milioni!

LA FERRARI

Una Ferrari bianca con ruote dorate al Museo Nazionale dell'Automobile, a Torino

Eh sì! Quando vediamo passare una Ferrari non possiamo fare altro che ammirarla, trattandosi di uno dei simboli più conosciuti al mondo. Siamo davanti a una 365 GT 42+2 Pininfarina, degli inizi degli anni '70, raffinata, brillante, potente e con interni lussuosi. La Ferrari, prima di essere un auto di lusso come oggi, fu un automobile da corsa. Le sue origini sportive risalgono al 1929 quando Enzo Ferrari, fonda la scuderia Ferrari per costruire macchine da Formula 1. È l'unica scuderia che ha partecipato a tutti i campionati della storia della Formula 1, vincendoli quasi tutti. La Ferrari è un vero e proprio status symbol assoluto!

COME SARÀ IL NOSTRO FUTURO?

Ma eccoci nell'ultima sala di questo piano del museo. Proviamo a pensare come sarà il nostro futuro. Immaginiamo un futuro tecnologico, pulito ed ecologico, con automobili elettriche che si guidano da sole? Oppure un futuro nero inquinato dove le automobili saranno soltanto il ricordo di un'epoca passata? Certo è che non possiamo saperlo, ma guardando a destra e a sinistra in questa sala proviamo a ragionare insieme e a trovare delle idee su come si potrebbe vivere in modo sostenibile.

LA MECCANICA

Proseguiamo la visita del Museo Nazionale dell'Automobile, scendendo al primo piano. Qui il protagonista assoluto è il motore: ci sono motori che sono capolavori delle applicazioni scientifiche e tecnologiche. Troviamo anche telai, scheletri dell'automobile e le ruote con tutta la storia della loro trasformazione!

NASCITA DELLA CATENA DI MONTAGGIO

In questa sezione del museo troviamo la FORD T, una delle automobili più famose della storia, prodotta tra il 1908 e il 1927 in quindici milioni di esemplari ed è considerata il capolavoro di Harry Ford, vettura semplice, economica da costruire in grande serie e da vendere a basso prezzo.

In questo periodo nacque la catena di montaggio: il lavoro non è più artigianale come era all'inizio, bensì un sistema di organizzazione scientifica del lavoro. Il processo di produzione fu scomposto in parti semplici e ogni operaio ne compieva una. Ed fu proprio Harry Ford nel 1913 ad introdurre nella sua fabbrica di automobili la catena di montaggio e a far nascere il Fordismo e con esso la società dei consumi.

FORMULA 1

Macchine della Formula 1 presso il Museo dell'Automobile di Torino

Eccoci nella sala delle auto da corsa, una più bella dell'altra! Ognuna di queste auto ha una storia di vittorie alle spalle e di piloti diventati personaggi mitici: ricordiamo Lauda, Villeneuve, Schumacher e tanti tanti altri.

Bambini, ma vi siete chiesti perchè si corrono le corse? Forse perché c'è adrenalina, competizione o per il gusto della guida... ma non solo! Le corse automobilistiche attirano pubblico, appassionati, curiosi e portano commercio e notorietà all'automobile. Parliamo di gare di Formula 1, uno sport estremo che si svolge su piste come quella famosa di Monza, sede del Gran Premio d'Italia, e se non avete mai sentito il rombo di un motore da corsa, allora dovete assolutamente assistere ad una di queste gare!

ORARI E INFO

Il Museo dell'Automobile è aperto di Lunedì solo la mattina, dalle 10:00 alle 14:00, mentre dal Martedì alla Domenica dalle 10:00 alle 19:00. La biglietteria chiude sempre un'ora prima.

All'interno del museo è disponibile un'audioguida, sia per adulti che per bambini. Una voce narrante vi condurrà alla scoperta dei protagonisti e delle tante collezioni del mondo dell'automobile. Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale del Museo Nazionale dell'Automobile.

COSTO DEL BIGLIETTO

  • Adulti: 15€
  • Bambini dai 6 ai 17 anni: 5€

» Prenota online i biglietti per il Museo Nazionale dell'Automobile

DOVE SI TROVA E COME RAGGIUNGERLO

Il museo si trova presso Corso Unità d'Italia, 40, 10126, Torino. Adesso vi spieghiamo anche come raggiungerlo:

  • In metropolitana: prendete la metro Linea 1 dalle Stazioni di Torino Porta Nuova e Torino Porta Susa fino alla fermata Lingotto. Percorrendo via Nizza in direzione Eataly e svoltando subito in via Garessio, raggiungerete il MAUTO in circa 9 minuti a piedi;
  • In autobus: salite sul bus 18 (fermata Finalmarina), 34 (fermata C.T.O.), 74 (fermata C.T.O.), 17 (fermata Ellero), 42 (fermata Ventimiglia CAP.);
  • In macchina: tutte le autostrade si raccordano alla Tangenziale di Torino. Vi consigliamo di prendere l'uscita Corso Unità d'Italia e seguire le indicazioni per il Museo Nazionale dell'Automobile;
  • In aereo: avete a disposizione il bus-navetta Sadem fino alle stazioni Torino Porta Nuova o Torino Porta Susa, poi prendete la metropolitana Linea 1 fino alla fermata Lingotto.

Il Museo dell'Automobile non dispone di un parcheggio riservato per i visitatori, ma nei dintorni sono presenti diverse possibilità di parcheggio, sia gratuite che a pagamento.


Bene il nostro viaggio nel mondo dell'automobile è finito. Vi auguriamo di andare al più presto a visitare questo originalissimo museo; noi sicuramente ci ritorneremo perché ci sono sempre tante cose da scoprire che magari a noi sono sfuggite! Concludo con una citazione:

Un museo è un luogo dove si dovrebbe perdere la testa.

Renzo Piano

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