Volete vivere un'esperienza incredibile con i vostri bambini? Il Museo Egizio di Torino è il posto perfetto! Tra reperti straordinari, come mummie umane, animali, geroglifici, pergamene di papiro, utensili quotidiani e religiosi, gigantesche statue e divinità che ti osservano lungo il percorso, è impossibile non rimanere affascinati da questo museo e i bambini si avvicineranno alla storia egizia in maniera divertente e coinvolgente!

QUATTRO PIANI DI STORIA DA SCOPRIRE

Arrivati a Torino, ci siamo diretti verso l'imponente palazzo dell'Accademia delle Scienze, che ospita il Museo Egizio, dove ad attenderci al centro della sala c'era una giovane egittologa che ci ha guidato alla scoperta dei tesori dell'antico Egitto. Il museo ospita una delle collezione di reperti egizi più importanti al mondo, dopo quella conservata a Il Cairo, un vero patrimonio mondiale che oggi viene custodito in queste bellissime sale.
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LA VITA DOPO LA MORTE SECONDO GLI EGIZI

Bambini, prima di avventurarci in questo incredibile tour, cerchiamo di svelare il motivo per cui esistono le mummie, i geroglifici e gli Ushabti (statuine che integravano il corredo funerario). Dovete sapere che, per gli antichi egiziani, l'uomo continuava a vivere anche dopo la morte, nell'aldilà. Essi credevano in una vita dopo la morte, assai simile a quella vissuta sulla Terra. Per questo motivo il popolo egiziano viveva la propria esistenza aspettando il giorno della propria morte, preparandosi a vivere nell'aldilà in una specie di paradiso rurale, nei campi di papiro, governati dal dio Osiride.
Gli egizi pensavano che dopo la morte l'anima, dopo essere rimasta un pò di tempo nella tomba, ne uscisse e si recasse al cospetto del dio Osiride e dunque, affinché l'involucro materiale della sua anima fosse riconoscibile nel regno dei morti, il corpo del defunto doveva essere imbalsamato. Abili chirurghi svuotavano il corpo e imbalsamavano a parte il cuore, gli intestini, i polmoni e il cervello. Dopo ripetuti lavaggi, il corpo veniva unto con unguenti profumati, avvolto in lunghissime bende di lino, fra le cui pieghe venivano inseriti degli amuleti.

Il defunto veniva, quindi, portato alla necropoli, insieme agli oggetti che gli erano appartenuti in vita (mobili, indumenti, gioielli, i modelli delle sue barche e delle sue case). Questi gli sarebbero stati utili anche nell'aldilà. Ma non solo! Nelle tombe sono stati ritrovati anche gli Ushabti, statuine che avrebbero lavorato la terra al posto del defunto e venivano accuratamente sistemati in cofanetti decorati in legno o terracotta. Bello vivere nell'aldilà senza lavorare! Furbetti questi egiziani, non trovate?

Una volta giunti nella necropoli, il sarcofago con tutto il suo arredo veniva calato nella camera sotterranea, poi tutte le aperture venivano sigillate e il pozzo era ostruito fino in cima con pietre e, quindi, murato. Le pareti delle tombe erano decorate da vari dipinti in geroglifico, veri e propri testi che riportavano preghiere e invocazione agli dei, ma non solo. Si potevano trovare anche dipinti di scene di vita quotidiane, immagini che dovevano allietare il morto che, secondo gli egizi, continuava ad abitare nella tomba.
I suoi familiari dovevano poi aiutare il defunto nel suo viaggio, portandogli di tanto in tanto offerte di cibi e bevande; inoltre gli chiedevano consiglio e lo consultavano. I preziosissimi oggetti ritrovati dagli archeologi in questi sepolcri, oggi conservati nei musei di tutto il mondo, sono purtroppo una minima parte di quelli che un tempo furono sepolti con i corpi e che vennero poi depredati dai ladri egiziani.
Ma ora iniziamo la nostra visita, scoprendo insieme a voi il fascino di questa antica cultura!
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LE PRIME SCOPERTE

Siamo saliti al secondo piano del museo dove si trovano 4 sale, ed è proprio da qui che abbiamo iniziato ufficialmente la nostra visita. Qui abbiamo incontrato la mummia più antica del museo: pensate, ha 5500 anni! Ci aspettavamo di vedere una mummia avvolta da bende, ma con stupore ci siamo trovati dinanzi ad una mummia naturale, conservata bene grazie al clima caldo e alla sabbia del deserto. Infatti, nei periodi più antichi della cultura egiziana, la tecnica dell'imbalsamazione non era stata ancora perfezionata, quindi i cadaveri venivano seppelliti in buche scavate nel deserto, in modo che la sabbia seccasse il corpo, conservandolo.
Questa mummia, trovata a Gemelin, appartiene ad un uomo di circa 40 anni: era un cacciatore, come dimostrano gli oggetti che si era portato nell'aldilà. Tra questi troviamo frecce, cestini per la raccolta di frutti e bacche e una sacca di pelle. La mummia è rannicchiata su un fianco, nella cosiddetta "posizione del dormiente", rivolta verso est, per potersi risvegliare nel regno di Osiride.

Abbiamo proseguito la visita camminando tra i vari reperti del museo, e con grande stupore abbiamo ammirato i primi sarcofaghi, che inizialmente erano semplici blocchi di granito di Assuan, le mummie non ancora avvolte in bende e con ancora tutti gli organi nel loro corpo, circa 10.000 oggetti che accompagnavano la vita quotidiana degli antichi egizi, e infine la Tomba di Iti e Neferu, una tomba semi-rupestre che fu scavata nella roccia con sedici pilastri che ne delimitavano i confini.
La sua principale caratteristica risiedeva nel fatto che tutte le pareti erano decorate da pitture. Interessanti e molto belle anche le tante stele funerarie, molto simili alla nostra lapide. Su di esse venivano scritte il nome del defunto, le preghiere per loro e anche rappresentati essi stessi. In alto, sempre sulle stele, pregano gli Dei: Ator, dea della bellezza, che protegge la montagna delle necropoli, Osiride, il re dell'oltretomba e Anubi, che porta il defunto nel regno dei morti.
Attraversando le varie sale siamo passati dai sarcofagi più semplici dell'Antico Egitto ai sarcofagi più belli e curati del Nuovo Regno. Infatti, non troveremo più blocchi di granito, ma dei veri e propri contenitori, fatti proprio su misura, decorati per il defunto. Verranno decorati con preghiere, sia all'interno che all'esterno del sarcofago e all'interno verranno inseriti anche gli oggetti che serviranno nel Regno dei Morti al defunto.
I GRANDI REPERTI

Subito dopo abbiamo raggiunto il 1º piano, composto da diverse sale e corridoi. Siamo rimasti incantati dalla Galleria dei Sarcofagi, dal Villaggio di Deir-El Medina, dalla maestosa tomba di Kha, dai magnifici reperti della Valle delle Regine e dall'incredibile Papiro di Luefankh, lungo ben 1847 centimetri! Pensate che si tratta di un rotolo di papiro inserito nelle tombe egizie aristocratiche, con le formule funerarie utili a guidare il defunto nel suo viaggio verso l'aldilà.
La Galleria dei Sarcofagi è davvero spettacolare. Siamo rimasti sbalorditi di fronte alla schiera di sarcofagi, perché tutti erano elegantemente decorati e impreziositi da magnifiche figure. Che grandi artisti il popolo egizio!
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GALLERIA DEI RE

Con il piano terra si chiude la visita al Museo Egizio di Torino e, come si dice, una chiusura col botto! Quando siamo entrati nella Galleria dei Re siamo rimasti senza parole: gli enormi saloni sono illuminati solo da fari che proiettano fasci di luce sui reperti, con un gioco di specchi a dir poco magico.
Quanta magnificenza davanti ai nostri occhi: la celebre statua di Ramses II, le statue della dea Sethi II, Amon, Tutankamon e tanti altri. Le statue sono grandissime, intatte come del resto tutti i reperti, e ricche di dettagli. E che dire della Sfinge, la creatura mitologica con corpo di leone e testa umana, che rappresentava i faraoni e le regine che accanto all'intelligenza umana, vantavano la potenza dell'animale legato al dio Sole. Una sala davvero magica e sensazionale!
Gli Egizi sono un popolo affascinante, con una cultura ricca di bellezza e magia. La possibilità di fare un viaggio tra le loro meraviglie senza muoverci dal nostro paese, attraverso il museo, è un'esperienza da fare sicuramente con i nostri ragazzi, è un modo per arricchire la loro conoscenza coinvolgendo tutti i sensi.
ORARI DI APERTURA
Il Museo Egizio di Torino è aperto di Lunedì dalle 9:00 alle 14:00, invece dal Martedì alla Domenica dalle ore 9:00 alle 18:30. L'ultimo ingresso per la visita del museo è un'ora prima della chiusura.
COME ARRIVARE

Il Museo Egizio si trova in Via Accademia delle Scienze, 6 a Torino, praticamente in centro città. Si possono utilizzare i mezzi pubblici oppure ci si arriva a piedi. Personalmente, vi suggeriamo di muovervi a piedi perché Torino è una città davvero molto bella da visitare.
- In autobus o tram: linee 13, 15, 55, 56, 72 in Piazza Castello; linee 4, 72 in via XX Settembre;
- In treno: Stazione Porta Nuova;
- A piedi: camminate per circa 800 m lungo Via Lagrange – Via Accademia delle Scienze.
Per maggiori informazioni, vi consigliamo di visitare il sito ufficiale del Museo Egizio o di contattare telefonicamente il museo: 011 5617776.
COSTO BIGLIETTO
- Adulti: 15€
- Adolescenti (15-18 anni): 11€
- Ragazzi (6-14 anni): 1€
- Bambini fino a 5 anni: ingresso gratuito
CONSIGLI UTILI
- Si può visitare il museo in piena autonomia o prendendo parte alle visite guidate prenotabili anche on line. Queste ultime implicano una maggiorazione sul costo del biglietto.
- I biglietti per il Museo Egizio possono essere acquistati online, evitando la fila, o presso la biglietteria con una maggiorazione, ed è possibile acquistare online anche il biglietto del museo con tour guidato, proprio come abbiamo fatto noi.
- Il tour che abbiamo scelto è: "Chi vuol essere faraone? L'antico Egitto in pillole". Ve lo consiglio, dal momento che riuscirete a coinvolgere facilmente i vostri bambini alla visita!
- Il percorso di visita è condotto in forma di quiz: l'egittologo sottoporrà a grandi e piccini una serie di domande, quiz e indovinelli e, alla luce delle risposte ricevute, avrà l'opportunità di svelare in pillole le curiosità e gli aspetti più affascinanti della cultura faraonica, un'attività davvero coinvolgente e interattiva.
- La durata del tour è di circa due ore.
- I piani visitabili nel museo sono ben quattro, di cui il terzo è adibito a mostre contemporanee, e sono raggiungibili con ascensore, quindi potrete utilizzare passeggini e carrozzine, soprattutto se avete bambini piccoli. Il percorso è lungo e abbastanza stancante e percorrerlo tutto a piedi non è il massimo per i bambini.
- All'interno del museo è vietato consumare cibo, ma se volete fare uno spuntino, sarà possibile recarsi al bar del museo al 1º piano, oppure nell'area del deposito bagagli, dove troverete delle macchinette con snack e merendine.
- Nel museo troverete anche fasciatoi e wc-baby.
- Regolatevi con l'abbigliamento dei bambini, perché all'interno del museo fa molto caldo; potrete utilizzare il servizio guardaroba per lasciare gli indumenti.
Concludo con una citazione:
Musei sono luoghi di relax e ispirazione. E, soprattutto, sono luoghi di autenticità. Viviamo in un mondo di riproduzioni e gli oggetti nei musei sono reali. I musei sono un modo per allontanarsi dal sovraccarico della tecnologia digitale.
Thomas P. Campbell
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