Avete mai pensato ad un safari archeologico con i bambini in Basilicata? In questa ricetta di viaggio troverete tutti gli ingredienti per un vero safari, scoprendo civiltà antiche, tra storia, arte e archeologia! Visiteremo i musei e i parchi archeologici di Policoro e Metaponto, un viaggio ricco di storia in cui visse il celebre filosofo greco, matematico e moralista, Pitagora, che da Samo partì alla volta della Magna Grecia e vi fondò la sua famosa scuola di pensiero. Allora, pronti? Che il safari abbia inizio: La Magna Grecia ai tempi di Pitagora.

PARCO ARCHEOLOGICO DI SIRIS–HERAKLEIA
Prima tappa: l'area archeologica di Herakleia – Acropoli

Salendo su una collina situata tra la foce del fiume Agri e quella del fiume Sinni, troviamo il parco con i resti delle due colonie greche, fondate l'una (Heraclea) sulle rovine dell'altra (Siris). I resti della città di Siris, visibili ancora oggi nel parco archeologico, sono una fortificazione in mattoni crudi e piccole aree sacre.
Passeggiando tra quelli che dovevano essere resti di botteghe artigianali del IV–III secolo a.C., destinate alla produzione di ceramiche e vasi, ed edifici di quartieri abitativi con mosaici sui pavimenti della città greca Heraclea, ricostruiamo con l'immaginazione gli antichi villaggi che un tempo sorgevano su quelle fondamenta. Bello immergersi nel passato attraverso l'immaginazione!
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA SIRITIDE

Il Museo Archeologico Nazionale della Siritide si trova in prossimità del Parco Archeologico di Herackleia, nei pressi di Policoro, in provincia di Matera. Qui sono custoditi importanti ritrovamenti provenienti dalle colonie greche di Siris e di Herakleia e del loro territorio, offrendo uno spaccato storico delle vallate dei fiumi Agri e Sinni dalla Preistoria al Medioevo. Entrando nel museorimaniamo senza fiato e sbalorditi per i tantissimi oggetti esposti, relativi alle due città greche e ai centri indigenidell'entroterra. Un vero viaggio nella Magna Grecia, ricco di storia e di intense emozioni!
Ci aggiriamo tra le varie sale, dove attraverso un'esposizione basata su criteri cronologici e topografici vengono documentati i diversi aspetti delle due città greche, come la vita civile, economica, religiosa e l'artigianato. I reperti archeologici provengono sia dagli abitati sia dalle relative necropoli.
La prima sala è dedicata al periodo Neolitico: i reperti archeologici provengono dalle grotte di Latronico e da altre aree della zona e consistono in ceramiche dipinte a fasce rosse, ceramiche dipinte con motivi geometrici, e tipiche sono anche le anse sormontate da teste di animali, come ariete o cane, risalenti al VI–III millennio a.C.
La seconda, la terza e la quarta sala sono dedicate alla città di Siris, sull'età del bronzo. Tra i rinvenimenti più significativi relativi alla città di Siris ci sono i corredi funerari di una tomba del 2000 a.C., rinvenuta a Tursi, ceramiche micenee del 1200a.C., statuette votive, decorazioni e bassorilievi di templi arcaici ed elmi.

Cinque sono le sale dedicate alla città di Herakleia, dalla storia e urbanistica, alla vita in città , gli spazi pubblici e luoghi di culto, fino al vivere in campagna e alle sue necropoli. Sono presenti anche qui importanti corredi funerari di IV–III secolo a.C., caratterizzati da meravigliose ceramiche a figure rosse e bellissimi e raffinati monili in oro filigranato. Si tratta, in alcuni casi, di gioielli prodotti da botteghe locali, come è testimoniato dall'eccezionale rinvenimento, nella stessa Heracleia, della tomba di un orafo. Molte statue votive rinvenute nei santuari, laminette bronzee, matrici per il vasellame rinvenute nel quartiere artigianale, crateri, coppe, vasi, monete magnogreche e romane e una matrice a rullo per decorare i vasi dei cortili delle case.

La decima ed ultima sala del museo è dedicata alle popolazioni enotrie e lucane dell'entroterra. I reperti provengono dai corredi funerari di straordinaria importanza, come armature in bronzo, vasi a decorazione geometrica, gioielli in argento, oro e ambra, ceramiche greche figurate e vasi etruschi in bucchero. Inoltre, ci sono circa mille tombe risalenti a circa VII–VI secolo a.C.
Proseguendo per il museo, troviamo una sala allestita per ospitare temporaneamente dei reperti che generalmente si trovano nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto; infatti, la storia di Herakleia appare, dal momento della sua fondazione fino a quello del suo passaggio nella sfera d'influenza romana, intorno al 280 a.C., strettamente legata alla città madre Taranto. Inoltre, proprio qui si è celebrato il cinquantesimo anniversario dell'apertura del Museo della Siritide di Policoro, avvenuta nel 1969, per volontà di un archeologo della Romania, Dinu Adamesteanu, durante il quale, per l'occasione, il Museo Archeologico di Napoli (Mann) ha prestato al Museo di Policoro le famose Tavole di Heraclea, un documento fondamentale per comprendere la storia sociale, politica ed economica del territorio della Siritide.
Le tavole di Heraclea, due lastre di bronzo con testi in greco, sono state ritrovate nel 1732 nei pressi del fiume Cavone e sono state considerate tra i più importanti documenti epigrafici della Magna Grecia. Peccato non averle potute vedere, perché il periodo di esposizione era dal mese di Febbraio al 7 Giugno 2020. Vuol dire che sarà una buona occasione per visitare anche il Museo Archeologico di Napoli!
Uscendo dal museo archeologico di Policoro, ci rendiamo conto che trascorrere una giornata così intensa di emozioni, raccontando a nostro figlio la storia di antiche civiltà attraverso testimonianze e reperti, non solo dà un senso alla giornata che sta vivendo, ma contribuisce ad alimentare il suo desiderio di conoscere, imparare e scoprire.
CONSIGLI UTILI
- Il Museo Archeologico della Siritide si trova in via Cristoforo Colombo, 8, Policoro (MT).
- Orari: Il museo nazionale di Policoro è aperto tutti i giorni, dalle 9.00 di mattina fino alle 20.00 di sera; il Martedì, invece, è aperto dalle 14.00 alle 20.00.
- Il costo del biglietto è di 2,50€/adulto, i bambini, invece, pagano 2,00€ per il ridotto.
- Nella stessa area si trova il sito del Parco Archeologico Heraklea, aperto tutti i giorni dalle 9.00 fino a 30 minuti prima del tramonto.
Concludo con una citazione:
Certo, molto spesso i musei o i siti archeologici possono anche essere fonte di straordinari introiti. Ma la loro esistenza, contrariamente a ciò che alcuni vorrebbero farci credere, non può essere subordinata al successo degli incassi: la vita di un museo o di una scavo archeologico, come quella di un archivio o di una biblioteca, è un tesoro che la collettività deve gelosamente preservare a ogni costo.
Nuccio Ordine
Il safari archeologico non finisce qui. Nel prossimo articolo parleremo del Museo di Metaponto e delle Tavole Palatine.
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