Siete pronti ad immergervi nella natura selvaggia con i vostri bambini e godere di un panorama mozzafiato? Attraverso un piacevole percorso a piedi, raggiungerete il luogo simbolo di Otranto, la Torre del Serpe, situata sulla cima di una piccola collina a ridosso della scogliera della costa adriatica, a sud-est del centro abitato e vicino al Lago di Bauxite.
Dall'altura in cui la torre è situata, la vista è davvero spettacolare, è possibile ammirare il mare, parte della costa, la Baia delle Orte ed in lontananza la città di Otranto. Su questa torre sono nate numerose e antiche leggende, tramandate di generazione in generazione; è una costruzione un po' ammaccata, ma vi assicuro che vi avvolgerà con il suo mistero ed il suo fascino.
ANTICO FARO ROMANO
A vederla da lontano e giudicare dal suo nome sembrerebbe una torre, eppure questa Torre del Serpe altro non è che un antico faro romano. La torre, costruita nel medioevo ed attualmente diroccata, ha una struttura cilindrica e, anticamente aveva funzione di faro per i naviganti.
Infatti, i romani innalzavano strutture di questo tipo da utilizzare come fari alimentati da lampade ad olio, per guidare le navi in arrivo e approdare nei porti. La Torre del Serpe, a distanza di secoli, è rimasta ancora in piedi grazie non solo alla clemenza del tempo, ma anche a due interventi di restauro nel corso dei secoli, da parte di Federico II nel 1230 e poi un secondo nel 1997.
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LA TORRE DEL SERPE E LA SUA LEGGENDA
Su una collinetta si erge una torre misteriosa e silenziosa, sulla costa adriatica, la quale osserva il mare e, incurante dei venti e delle tormente che si abbattono da secoli sull'Adriatico, è sempre lì, vigile e solitaria, a raccontarci la sua storia e la sua leggenda.
In un tempo molto lontano, venne costruita una torre su una sommità di una collina, lungo la costa pugliese, con lo scopo di presidiare la costa dagli attacchi dei popoli nemici e, con il suo faro, di guidare i marinai che attraccavano con le loro navi nel meridione, carichi di merce e di storie da raccontare.
Di notte i soldati dormivano durante il loro turno di guardia, e sia i loro visi stanchi, che la superficie dell'acqua, erano illuminati dal riflesso della lampada ad olio. Un grosso serpente nero, uscendo dalle acque scure e scivolando silenzioso fra le gambe dei soldati, si nutriva dell'olio che manteneva viva la luce del faro. I soldati, al risveglio del mattino dopo, non si accorgevano di nulla ed il serpente, puntualmente ogni notte uscendo dalle acque fredde, consumava la sua cena squisita.
Una notte del lontano 1480 i Turchi cercarono di invadere la costa salentina con le loro navi cariche di soldati. I soldati, dormendo, non si resero conto del pericolo, ma il serpente, uscendo dalle acque scure, prontamente e come d'abitudine, spense la luce di riferimento. I turchi, presi dal panico, decisero di sbarcare a Brindisi, dirottati durante tutta la notte dalla mancanza di un punto di riferimento. La popolazione otrantina era salva, il pericolo era stato sventato grazie al serpente.
Per questa ragione, gli otrantini sono rimasti eternamente riconoscenti a quel mostro dalle silenziose spire, capace di intrufolarsi fra i distratti soldati per poi sparire nuovamente nelle profondità adriatiche, tanto da farlo diventare simbolo della città di Otranto. Infatti lo stemma del Comune di Otranto raffigura una torre intorno alla quale scivola un serpente nero. Il mostro marino ha, come dire, ricevuto una medaglia al valore per aver salvato la città ed è stato immortalato nel simbolo dello stemma con la sua torre.
Bambini, non vi resta che raggiungere la collinetta con mamma e papà e guardare bene in lontananza: c'è qualcosa che fa capolino dal nostro splendido mare? Fateci sapere!
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DOVE SI TROVA E COME RAGGIUNGERLA

La torre si trova in Strada Porto - Torre del Serpe - Orte, Otranto (LE).
Alla Torre del Serpe si arriva grazie ad una stradina che attraversa un'area di macchia mediterranea che giunge fino al mare. La spiaggia della Torre del Serpe è costituita soprattutto da una scogliera bassa, che solo in alcuni punti diventa alta e di difficile accesso. In ogni caso, vi consiglio di evitare i giorni più caldi per la vostra visita.
Vi consiglio di telefonare al numero fisso 0836 801436 per verificare la corrispondenza degli orari di apertura contattando direttamente la struttura. È comunque liberamente accessibile.
Concludo con una citazione:
Degli antichi castelli mi incuriosisce la vita che hanno visto passare e che in parte trattengono ancora. Chissà quanti sogni sono rimasti sulle torri.
Fabrizio Caramagna
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